LA STORIA DELLA SETTIMANA



PUNTATA 1 - LA BEFANA


Cari amici, benvenuti a questa prima puntata di questa rubrica che si intitola “La Storia della Settimana”. Ogni settimana ci incontreremo per raccontare in modo breve, ma più completo possibile, particolari storie. Iniziamo, vista la serata, dalla simpatica vecchina che farà visita alle nostre case proprio questa notte: la Befana. Chi è la Befana?
Dobbiamo prima partire dal significato della giornata di festa di domani, l’Epifania. 
L’Epifania, con nome completo Epifania del Signore, è una festa cristiana celebrata dodici giorni dopo il Natale, quindi per le Chiese occidentali il 6 gennaio, mentre per le Chiese orientali che seguono un altro calendario, viene festeggiata il 19 gennaio.
Il termine deriva dal greco antico, ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi rendo manifesto”), che deriva dal sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina). Quest’ultimo termine veniva già utilizzato dagli antichi greci per indicare l'azione o la manifestazione di una qualsiasi divinità, che poteva avvenire mediante miracoli, 
visioni, particolari, segni, ecc.

Secondo il Vangelo di Matteo (2,2) i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella (o astro), portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "Re dei Giudei”,  oro, incenso e mirra. L'oro come omaggio alla sua regalità, l'incenso come omaggio alla sua divinità e la mirra, un balsamo usato per l’imbalsamazione dei defunti, come anticipazione della sua futura missione redentrice) e si fermano in quel luogo per adorarlo.
I nomi attribuiti ai 3 magi sono: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre.

Con l'Epifania si celebra quindi la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei Magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo. Un avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d’arte.

Nelle varie culture la celebrazione dell'Epifania si accompagna a simboli e tradizioni diverse di derivazione molto antiche, da culti solari ad esempio, frammiste a contaminazioni più recenti. Prima di arrivare alla nostra Befana, facciamo una panoramica di alcune tradizioni e simboli.
  • L’immagine della Stella di Betlemme (famosa come Stella Cometa), che guida i Magi, nella riproposizione artistica di Giotto nell'affresco della Cappella degli Scrovegni della stella citata nel Vangelo secondo Matteo al capitolo 2;
  • l'accensione di fuochi augurali legati a culti solari;
  • le feste popolari;
  • la tradizione dei regali ai bambini e alle bambine (solitamente nella calza, dove possibile, appesa al camino), soprattutto nei paesi di tradizione cattolica. In Italia, i doni sono portati appunto dalla Befana. In Spagna i regali sono portati dai Re Magi stessi; In Perù si celebra con una processione in maschera. In Bulgaria si tiene una processione che si conclude con un bagno nelle gelide acque del Mar Nero
  • Vi è poi l’uso, nella maggior parte dell'Europa, di preparare un dolce al forno con dentro la figurina di uno dei magi: spesso si nasconde una immagine di un re o una fava e la persona a cui capiterà questo re, diventerà il re della giornata con particolari privilegi e obblighi (famosa la ricetta della Galette des rois). Tradizionalmente si decora la torta con una coroncina di carta dorata.

Arriviamo dunque alla “nostra” cara Befana. Chi è la Befana? 
Il nome della Befana deriva da una corruzione lessicale di Epifania attraverso bifanìa e befanìa, è una figura folcloristica legata alle festività natalizie, tipica di alcune regioni italiane e poi diffusasi in tutta la penisola. Secondo la tradizione, si tratta di una donna molto anziana che vola su una vecchia scopa, con un vecchio vestito scuro pieno di toppe, un nasone lungo e un fazzoletto sulla testa. Vola per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (appunto questa notte, la notte dell'Epifania) e riempire le calze lasciate dai bimbi, appositamente appese sul camino o in alternativa vicino ad una finestra. Generalmente i bambini che durante l'anno si sono comportati bene riceveranno dolci, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli. Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze riempite con del carbone, della cenere o dell'aglio. 

La Befana richiama la tradizione religiosa di Santa Lucia, che dispensava doni ai bambini prima di lei, come faceva San Nicola prima dell'avvento di Babbo Natale.

Originariamente era un simbolo dell’anno appena passato, un anno ormai vecchio proprio come lo è la Befana stessa. I doni che la vecchietta portava, erano dei simboli di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato.

Nella tradizione cristiana, la storia della befana è strettamente legata a quella dei Re Magi. La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

C’è una famosa filastrocca (che con il tempo ha preso alcune varianti nelle strofe finali), che recita così (e che immagino conosciamo più o meno tutti):

«La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana
viva viva la Befana!»


Con l’Epifania si concludono le feste natalizie e bisognerà attendere febbraio inoltrato per poter festeggiare il Carnevale. Infatti, come dice anche il detto: L’Epifania tutte le feste le porta via. 
Grazie per l’ascolto e tanti auguri di un buon anno e decennio nuovo.

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